Gli Studenti Erasmus Non Voteranno, CDM: Troppe Difficolta’

 

 

Roma - Gli studenti Erasmus non voteranno alle prossime elezioni di febbraio. Lo ha deciso il Consiglio dei ministri che “ha valutato approfonditamente, grazie alle relazioni dei ministri dell’Interno e degli Affari esteri, la possibilità di consentire agli studenti Erasmus la partecipazione al voto dall’estero per le prossime elezioni politiche, come auspicato in precedenza”, ma, continua la nota di Palazzo Chigi, “la discussione ha posto in evidenza delle difficoltà insuperabili: anzitutto di tempo e di praticabilità e, soprattutto, di costituzionalità nel selezionare unicamente gli studenti Erasmus – escludendo tutti gli altri soggetti che si trovano all’estero per ragioni di studio, ma senza una borsa Erasmus – come nuova categoria di elettori temporanei. La discrezionalità di scelta che eserciterebbe il Consiglio con questa decisione – comunicano da Palazzo Chigi - contrasta con i principi di partecipazione democratica, eguaglianza ed effettività del diritto di voto previsti dalla Costituzione. Il Consiglio ha auspicato che la prossima riforma elettorale tenga in debita considerazione le esigenze dei giovani temporaneamente all’estero per ragioni di studio e di lavoro”. Le polemiche sul “no” del Governo non si sono fatte attendere. "Il Consiglio dei Ministri nega la possibilità di voto a 25mila studenti Erasmus: è vergognoso. Il governo dei tecnici non è riuscito a trovare una soluzione tecnica per garantire l'esercizio di un diritto fondamentale a chi è all'estero per ragioni di studio” sottolineano Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista, ed Eleonora Forenza, responsabile università del partito.

 

“Immenso rammarico per come si è conclusa la vicenda del voto per gli studenti Erasmus” è stato espresso anche dal deputato di Fli, Aldo Di Biagio: “Sarebbe stato un atto di profondo senso civico riuscire a garantire il diritto di voto a questi giovani che, anche con sacrifici, impegnano un periodo del ciclo di studi per accrescere la loro conoscenza in università europee”. “Abbiamo il dovere di valorizzare i nostri cervelli, rassicurarli che esiste una classe politica in grado di ascoltare le loro esigenze ed invece in questo abbiamo mancato. Rimane quindi l’amarezza per tale fallimento ma sono convinto che nella prossima legislatura il nostro impegno sarà proprio quello di modificare in questo senso la legge elettorale, riconoscendo agli studenti all’estero il diritto di voto” conclude Di Biagio.

 

Source: 9colonne

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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