APPELLO AL VOTO di SILVANA MANGIONE
SEGRETARIO DEL CIRCOLO PD TRISTATE
(New York, New Jersey, Connecticut)

 

Care elettrici, cari elettori,

 

il quadro delle prossime elezioni politiche in Italia si presenta sempre più confuso. La posta in gioco per noi italiani all’estero è altrettanto cruciale di quella che deve affrontare l’Italia stessa. All’appello al voto utile, quindi al voto per il Partito Democratico, unico in grado di conquistare una solida maggioranza che porti il Paese fuori dalle sabbie mobili delle irresponsabili promesse e dell’ingovernabilità, aggiungo il mio personale appello a decidere con profonda attenzione a chi dare una preferenza ragionata e realistica, visto che i candidati non sono stati selezionati attraverso le primarie.

 

Nella ripartizione America settentrionale e centrale abbiamo bisogno di mandare al Senato e alla Camera due persone che conoscano i meccanismi del lavoro parlamentare, e sappiano fin dal primo giorno operare a favore delle nostre comunità, creando il consenso necessario a far approvare le loro proposte. Dobbiamo scegliere persone che conoscono i meccanismi della rappresentanza diretta e le difficoltà di comprendere e soddisfare le istanze di tutte le comunità, essendo già stati eletti ai Comites, al CGIE, a consulte e consigli comunali o ad uno dei due rami del Parlamento. Dobbiamo designare persone che da anni vivono a contatto con la comunità allargata formata sia dalle generazioni di emigrazione tradizionale sia dal nuovo flusso degli ultimi arrivati, composto non soltanto dagli esponenti della mobilità altamente scolarizzata, ma anche e soprattutto da italiani emigrati per necessità e a volte privi di residenza legale nei nostri Paesi. Dobbiamo eleggere persone di grande esperienza e competenza, radicate nelle realtà quotidiane della nostra vita all’estero, persone che hanno dedicato le loro forze alla protezione di tutte le fasce della società italiana di nascita o di origine nella nostra ripartizione. Per queste e molte altre ragioni, abbiamo l’obbligo, morale e pragmatico, di confermare la nostra fiducia al Senato a Renato Turano. Siamo convinti che saprà portare a termine tutte le iniziative politiche e legislative avviate durante il suo primo mandato (2006 – 2008), quando riuscì perfino a costruire una Commissione congiunta di senatori eletti in Italia e all’estero per risolvere le questioni degli italiani fuori d’Italia, mentre proteggeva e rafforzava la rete diplomatico-consolare in USA e consolidava con successo scambi paritari di studenti fra Università americane e italiane, e gli scambi economici e commerciali del sistema Italia nella nostra area.

 

Dobbiamo portare alla Camera Giovanni Rapanà, che ha dimostrato di saper lottare e ottenere risultati positivi ad esempio nella battaglia per consentire all’allora RAI International di entrare nella distribuzione televisiva in Canada e in quella per convincere il governo canadese a concedere il pieno esercizio del diritto di voto per il parlamento italiano ai nostri cittadini ivi residenti.


Vi sollecito a votare e far votare Renato Turano al Senato e Giovanni Rapanà alla Camera, perché non è questo il momento in cui possiamo permetterci di mandare a Roma persone prive di esperienza e competenza nel campo della rappresentanza diretta.  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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