RETE CONSOLARE, SENATO IMPEGNA GOVERNO A MAGGIOR TRASPARENZA E COLLABORAZIONE

 

 

"Salutiamo con soddisfazione l'approvazione da parte del Senato di un testo che, con una riformulazione, unificando i testi delle mozioni e dell'odg presentati, impegna il governo ad un nuovo modus operandi nell'approntare la riorganizzazione della rete diplomatico-consolare italiana". E' quanto scrivono in una nota i senatori Micheloni, Turano, Giacobbe (PD), Di Biagio (PI) e Longo (PSI), primi firmatari della mozione n. 187, accorpata in aula ai testi della mozione presentata da Mussini (Misto) e dell'ordine del giorno a firma Puppato (PD).


Il testo approvato dal Senato impegna il governo presentare alle Commissioni parlamentari competenti un piano di riorientamento della rete diplomatico-consolare, seguendo le direttive contenute nella legge sulla Revisione della spesa in invarianza dei servizi, della rapporto della commissione Spending review del MAE e delle linee indicate dal programma di lavoro del commissario straordinario Cottarelli; ad approntare in tempi rapidi nelle sedi oggetto di provvedimenti di chiusura, anche sulla base di un confronto con le istituzioni locali, strumenti leggeri alternativi di presenza culturale e di erogazione dei servizi consolari; a pianificare politiche per il rilancio dell'azione degli IIC attraverso una razionalizzazione delle risorse e con l'utilizzo della massima trasparenza nella procedura di scelta dei direttori e delle altre posizioni e favorendo l'adozione di misure volte a facilitare la consultazione dei bilanci certificati. Il testo approvato, inoltre, impegna il governo a indicare analiticamente, per ogni singolo intervento di riduzione o riorientamento della rete estera del MAE, i risparmi che si prevede di conseguire.


            "Il risultato conseguito oggi - sottolineano i senatori - riconosce con maggior convinzione il ruolo del Parlamento che, da ora in poi, avrà uno strumento concreto di intervento nella redazione dei piani di riordinamento della rete diplomatico-consolare e culturale che il Ministero degli Esteri deciderà di intraprendere". "Adesso - concludono i senatori - ci aspettiamo in tempi brevi dal vice ministro Lapo Pistelli, le proposte di intervento relative alle sedi oggetto di ultima chiusura".

 

Roma, 28 maggio 2014

 

 

 

 

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